I quattro quartieri sfilano nella Festa della Pace. Rievocato il rito della consegna del cero al patrono FOTO

TERAMO – Rievocata a Teramo la Festa della Pace, come da tradizione nella prima domenica in Albis. Organizzati da Teramo Nostra, i figuranti dei quattro quartieri storici di Santa Maria a Bitetto, San Giorgio, Santo Spirito e San Leonardo, hanno sfilato per le vie del centro storico, partendo dalla chiesa della Madonna delle Grazie. Qui i ceri sono stati offerti dalle Paciere ai frati francescani minori del Santuario, in segno di tributo alla compatrona della città. Nonostante la pioggia, scesa a scrosci, il corteo ha raggiunto piazza Orsini dove il sindaco Gianguido D’Alberto ha offerto, in nome della città, il cero al Patrono San Berardo, consegnandolo nelle mani del parroco della Cattedrale, don Aldino Tomassetti. Nel suo intervento il sindaco Gianguido D’Alberto ha voluto sottolineare l’importanza di questa rievocazione intanto per il valore storico di una tradizione cittadina, ma soprattutto per il "messaggio di pace che trasmette al futuro: la nostra – ha detto il primo cittadino – è una società forte e solida, che quotidianamente sa ricomporre i conflitti che inevitabilmente si creano. La capacità di noi istituzioni è quella di mantenere questa comunità forte e solidale, capace nei momento di difficoltà di recuperare la sua unità, la sua identità e di rispettare le differenze nei momenti di difficoltà". D’Alberto ha voluto poi ricordare come già allora fu ritenuto importante il ruolo svolto dalle donne, quando "la figura femminile si appropriò della responsabilità di comprre i conflitti e riportare la pace".
Una Paciera ha poi letto il messaggio della pace. Il corteo è stato accompagnato dagli sbandieratori del Sestiere Piazzarola del Gruppo Sbandieratori e Musici della Quintana di Ascoli Piceno. All’organizzazione, come di consueto puntuale di Teramo Nostra e del presidente Piero Chiarini, hanno collaborato i Padri Francescani del Santuario della Madonna delle Grazie, l’Istituto Delfico-Montauti, l’Istituto Di Poppa-Rozzi e il Comitato Nuovi Quartieri, con il contributo del Consorzio Bim e della Camera di commercio.